Modus
Vitiose
Mid Term Project 2019/2020 - Group Project
Realizzazione di 7 numeri per una rivista “lifestyle” con il seguente tema: VIZI CAPITALI, con speciale focus su uno di questi: INVIDIA.
Layout & Graphic design / Editing / Marketing mix / Concept & Storytelling / Hairstylist / Make Up Artist / Assistente fotografo / Positioning / Danza / Pittura /Editoriali / Video Maker






Il progetto è una collaborazione con il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato.
Esso sarà come il prodotto di merchandising per promuovere la prima mostra di costume del polo culturale. La mostra analizzerà i sette vizi capitali mediante la storia e la tradizione della moda italiana nel ventesimo secolo. Ad ogni peccato sarà abbinato un grande stilista che rappresenti un senso dei sette vizi nell’estetica, nell’approccio al proprio lavoro, nella comunicazione e nella sua indole o in quella della sua omonima casa di moda. La nostra elaborazione si concentra sull’analisi del target dell’esposizione, così da poter produrre una rivista che possa pubblicizzare il nuovo progetto del Pecci. Per rendere il concetto efficace il magazine sarà suddiviso in sette numeri, per ciascun vizio, con all’interno di ciascuno un editoriale che mostri gli abiti esposti e dei contenuti grafici e scritti che trattino il tema centrale della mostra tramite le sette arti nobili; rimanendo fedeli a un ordine cromatico precedentemente associato a ciascun peccato.

La mostra, dal titolo Modus Vitiose, letteralmente “maniera viziosa”, si divide in sette parti con ciascun spazio dedicato ad uno degli stilisti protagonisti della temporanea, che sarà accompagnata da installazioni grafiche e da una base sonora che richiami il mondo del fairy tale. Il titolo della mostra, in latino, vuole rappresentare le forti radici italiane e il lavoro manifatturiero dei brand esposti per cui il bel Paese si distingue.
Nella scelta delle collezioni da prendere in considerazione per ognuna delle retrospettive saranno presenti pezzi iconici, che hanno fatto la storia dello stile e che racchiudono letteralmente un’intera epoca di crescita del
settore del lusso in Italia.
Le “basi” da cui la moda, in continuo divenire, si ispira costantemente per creare sempre nuove tendenze.
Sono capi che hanno dettato legge, rivoluzionando i guardaroba di tutto il mondo ed imprimendo stili di vita nell’immaginario di intere generazioni.
Lo scopo ultimo della mostra è quello canonico del museo: preservare la memoria di un’epoca, di uno stile, di una carriera artistica, come nel caso dei sette stilisti scelti dal Pecci, in collaborazione con la Fondazione Prada, ed il patrocinio della Fondazione Gaber e Manifattura Pecci 1884.

Aumento della visibilità del Centro Pecci
Posizionamento di Prato come nuovo polo culturale a livello italiano e internazionale
Elogio al Made in Italy Capacità educativa
Nuova segmentazione nel panorama dei centri d’arte contemporanea
Scelta Pr sbagliati
Limitazione geografica Marketing errato
Periodo sbagliato per una mostra
SWOT Mostra
Esaltare la storia e tradizione della moda italiana
Creazione di un evento di storia del costume significativo in Italia.
Aumentare il prestigio del Pecci Risonanza internazionale
Scarsa partecipazione alla mostra
Morte di uno degli stilisti
Concomitanza di un’altra mostra del costume
Inagibilità Centro Pecci Imprevedibilità degli sponsor Controversie religiose

Positioning

Positioning

Mercato editoriale poco competitivo
Collezionabilità
Ibrido tra magazine e catalogo di merchandasing
Non ha competitors italiani
Carenza di elementi di lifestyle
Distribuzione selettiva
Ritardo consegna dei fornitori
SWOT Rivista
Esaltare la storia e tradizione della moda italiana
Avere una seconda edizione collegata ad ogni mostra futura del Centro Pecci
Uscita di una iniziativa editoriale simile nello stesso periodo
Imprevedibilità degli sponsor
Fallimento poli distributivi/produttivi
Controversie religiose


Da Arabella a Sig.a Miuccia
Primo editoriale di Malevolentia
Nella rivista esplicativa, con il tema principale dell’invidia, l’editoriale sarà dedicato a Miuccia Prada e avrà come protagonista la sorellastra di Cenerentola, Arabella (molto. vicina in determinate caratteristiche al nostro target per la rivista stessa) in una chiave moderna e inaspettata.
Nel suo palazzo d’avorio in Brera attende inutilmente il principe azzurro, quest’ultimo però è in dolce compagnia della principessa dalle scarpette argentate. Le foto seguiranno quindi un flusso narrativo, della lunga preparazione diventata presto invana, fino alla chiara consapevolezza di aver perso l’ambito “premio”. Essendo Arabella una donna molto composta non si piangerà addosso, bensì escogiterà una vendetta verso la sorellastra più bella e di successo ed il giorno del loro matrimonio ruberà le scintillanti scarpette, lasciando la sposa scalza.
Gli abiti del servizio, molto vicini nella palette al verde dell’intero numero, saranno esclusivamente i pezzi della mostra firmati Prada, così da celebrare completamente il lavoro della direttrice artistica del brand e proprietaria a cui il numero speciale è dedicato, oltre ad essere in parte sostenitrice della mostra tramite il suo lavoro con la Fondazione Prada; sponsor della esibizione.












Prossemica
Secondo editoriale di Malevolentia
L'editoriale "Prossemica", invece, presenterà meno elementi moda ma sarà impostato in ciascun numero con diverse immagini che possano dimostrare e spiegare quella capacità tipicamente italiana di farsi capire appieno tramite il movimento del corpo, ed in particolare delle mani e delle espressioni facciali. Si tratta di un servizio fotografico maggiormente crudo e dall’estetica meno patinata ma d’impatto, con immagini in bianco e nero, per la maggior parte close-up e dalle luci più naturali.









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